The Mister, E.L. James


Eccomi qua con la mano alzata all’appello di chi ha amato la serie delle Cinquanta sfumature. Sono una delle tantissime donne che ha apprezzato la scrittura di E.L. James. Ma, sinceramente, non l’ho letta per tutte le famosissime scene di sesso, ma perché tolte quelle, mi è rimasta una bellissima storia d’amore. Una volta uscito The mister non ho atteso molto per farlo mio e anche se, visti i precedenti, le mie aspettative erano davvero molto alte non posso dire di esserne rimasta delusa.

Gli occhi scuri fissano i miei e io mi sento esposto, come se mi stesse guardando dritto nell’anima. Mi fa riflettere. Ho l’impressione di essere molto più nudo di quanto non sia in realtà.

Maxim Trevelyan è molto bello, ricco e aristocratico. Non ha mai dovuto veramente lavorare per vivere, la sua eredità gli ha sempre permesso di fare quello che voleva e di vivere una vita agiata senza fare alcuno sforzo. Alla morte del padre, avvenuta ben dodici anni prima, Kit, il fratello maggiore, è subentrato nella gestione dell’ingente patrimonio famigliare, ereditandone anche il titolo nobiliare. Ma, a seguito di un grave incidente, tutte queste incombenze sono ricadute sulle spalle di Maxim. Lui non è mai stato istruito per far fronte a tutte queste responsabilità, sarebbe dovuto essere il figlio cadetto, e quando si trova a dover far fronte a tutti questi impegni deve compiere uno sforzo non indifferente.
Maxim non ha mai avuto una vita sentimentale. Nessuna donna ha mai fatto breccia nel suo cuore, anche se tante gli hanno scaldato volentieri il letto. Solo due donne contano nella sua vita: la sua migliore amica, nonché cognata, Caroline e la sorella, Maryanne. Ma tutto cambia quando sulla sua strada incontra Alessia Demachi.

Non puoi scappare tutte le volte che hai un problema. Parlami. Fammi delle domande. Su qualunque cosa. Sono qui. Ti ascolterò. Discuti. Urlami contro. Io lo farò: discuterò con te e ti urlerò contro. Sbaglierò. Tu sbaglierai. Non c’è problema. Ma per superare le nostre differenze, dobbiamo comunicare.

Alessia è una giovane albanese scappata da casa per sfuggire ad un matrimonio combinato dal padre con un poco raccomandabile farabutto facente parte della malavita locale. Si è rifugiata a Londra pensando che, tutta la distanza messa tra il suo paese di origine e il Regno Unito, fosse sufficiente a tenerla al sicuro. Qui, grazie all’aiuto di una rete di donne dell’est Europa, trova lavoro come donna delle pulizie e, tra i suoi clienti, c’è anche Maxim. Alessia è bella, coraggiosa, vivace, intelligente e ama suonare il pianoforte, cosa che le riesce molto bene. Il suo cliente preferito è proprio Maxim perché, una volta finito di pulire e rassettare può suonare, di nascosto, quel bellissimo pianoforte a coda che si trova nel grande soggiorno. Alessia è davvero una brava musicista e suona il pianoforte senza guardare gli spartiti perché ha la capacità di vedere i colori delle note musicali. Se una ragazza così giovane decide di lasciare la famiglia e di scappare dalla sua patria è perché il suo passato non è stato facile e il suo futuro in Albania non è propriamente roseo. Anche il suo viaggio verso Londra, non è stato dei più facili e, anche se non posso dire nulla di più per non spoilerare, sappiate che ha incontrato sul suo cammino persone davvero pericolose da cui è riuscita a sfuggire grazie alla sua intelligenza e uno spiccato spirito di sopravvivenza. 

Riusciranno di due protagonisti ad aprirsi l’un l’altro? A mettere da parte le differenze culturali ed economiche che li separano? Riuscirà Maxim a prendersi le sue responsabilità e ad affrontarle senza scappare?

Non puoi scegliere la persona che ami. È l’amore a scegliere te.

Ho letto questo libro in poco meno di quarantotto ore, cosa che non mi succedeva da tempo. L’ho proprio divorato! Diversamente dalla trilogia, in questo libro si toccano argomenti difficili e importanti che mi hanno messo angoscia e mi hanno fatto riflettere su quanto sono stata fortunata a nascere donna nella parte giusta del mondo. Purtroppo ho trovato che la soluzione ai problemi proposti fosse troppo semplice: come se bastasse l’arrivo del principe azzurro sul suo cavallo bianco e, come per magia, la principessa è salva. Ho trovato che questo abbia sminuito l’argomento che invece meritava un approfondimento maggiore.

Se vi state chiedendo se ci sono anche in questo libro tante scene hot, sappiate che qualcuna ce n’è ma non tante come in Cinquanta sfumature e, anche se la narrazione è piacevole, rimango dell’idea che è meglio una sola scena bollente scritta bene che tante ripetitive.

Secondo il mio modesto parere, E.L. James ha la capacità indiscussa di scrivere molto bene. I suoi libri sono coinvolgenti, interessanti e ti trascinano nella narrazione. Ti lasci avvincere pagina dopo pagina, senza quasi accorgertene, fino ad arrivare alla fine. 
Qualsiasi cosa deciderà di pubblicare in futuro non mancherò di leggerla…


Elle

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