Un maledetto per sempre, Bianca Marconero

Credo che nella stesura di una recensione esistano due estremismi assoluti: la difficoltà di scrivere una recensione drasticamente negativa, contrapposta alla difficoltà di scrivere una recensione assolutamente positiva. In entrambi i casi buttar giù delle banalità è facile: il libro non mi è piaciuto, mi ha annoiata, mi sono addormentata tre volte; mi è piaciuto un sacco, il libro della vita, ho voglia di rileggerlo. 
Sempre in virtù dei miei credo, credo che ciò che differenzia una recensione estremista sia la spiegazione di questo estremismo
Perché questo libro non mi è piaciuto per niente?
Perché questo libro è uno dei più belli che io abbia mai letto?

Oggi, con Un maledetto per sempre, proverò a rispondere a quest'ultima domanda, perché rispondere alla prima sarebbe alquanto fuori luogo.

Visto che questo libro è il seguito di Un maledetto lieto fine questa recensione conterrà inevitabilmente SPOILER del libro precedente. Quindi siete avvisati. 

SPOILER SPOILER SPOILER COME NON CI FOSSE UN DOMANI (sul libro precedente).


In Un maledetto lieto fine ci eravamo lasciati con un Brando partito per l'America pronto al debutto discografico, un'Agnese inconsapevolmente incinta, seguito da un Tre anni dopo in cui Brando rientra in Italia, incontra Agnese la quale gli racconta di avere un nuovo amore, il cui nome è Jacopo, e altri non è che il figlio dei due. Brando non ne è a conoscenza e tutto ciò fa nascere in lui una gelosia spontanea e incontrollabile.

In questi tre anni di lontananza, nei suoi pensieri, Agnese era sempre sua. Qualsiasi altra donna incontrata non era mai all'altezza di Agnese e tutti i tentavi fatti per dimenticarla si sono sempre rivelati vani.

Seppure il cuore di Agnese è stracolmo dell'amore che prova e riceve dal figlio, il nome Brando le fa sempre tremare le ginocchia. Alla fine lui è l'unico ragazzo che lei abbia mai amato e di cui si sia mai fidata e si sa, scordare il primo amore è impossibile.
Ora Agnese abita a Milano, ha abbandonato gli agi che il padre, senatore, le offriva (insieme a quintalate di stress e regole assurde) e lavora come cameriera presso una caffetteria. Proprio in quella caffetteria, in un giorno come gli altri, Brando entra e dopo tre anni i due si rivedono.
La posizione di Agnese è precaria, scappa di continuo dalle richieste del padre di rientrare a Roma, viene minacciata da quest'ultimo anche attraverso un personaggio che già avevamo conosciuto in Un maledetto lieto fine, il caro (e viscido) Lucio. Lucio avrà, in questa storia, un ruolo importante e decisamente ambiguo. In un continuo di avvicinarsi e allontanarsi da Agnese tornerà più volte nella vicenda.

Così come spesso farà la sua comparsa Penelope, una giovane fotografa che piomberà nella vita di Brando, donandole un po' di colore.

Insomma, non sono pochi gli ostacoli che i due protagonisti devono superare per stare (eventualmente) insieme. Già, voglio essere crudele e dirvi eventualmente.

Crudele lo è stata anche l'autrice che, in diversi modi e in più giornate, ho mandato a quel paese esprimendole con diversi toni il mio odio nei suoi confronti.
Mi ha fatto soffrire. Dalla prima all'ultima pagina, ho letto il libro con un nodo enorme allo stomaco.
Non parliamo poi delle lacrime che sono scese giù che, mie care cascate del Niagara, potete solo che nascondervi.
Ho fatto le tre e mezza di notte per finire questo romanzo perché dovevo arrivare all'ultima pagina, dovevo vedere fin dove la Marconero riusciva a spingersi.


Poiché ho finito le parole, devo agire. 

Le appoggio sulla bocca il bacio che ieri sera non le ho dato. 

Non se l’aspettava. 

Le manca il fiato, soffoca un singhiozzo poi mi passa le mani sul collo e, poiché non ha mai preteso che io meritassi qualcosa, prima di concedermela, finisce che pure lei mi bacia. 

E se un attacco di batteria fosse un bacio, sarebbe questo bacio. Se un acuto fosse un bacio, sarebbe questo bacio. 
Se la canzone d’amore più bella del mondo fosse un bacio, io non ho dubbi: sarebbe questo bacio.

E si è spinta a livelli altissimi, ha puntato l'asticella così in alto che davvero non me lo sarei mai aspettata.
Ha regalato ai lettori il suo libro più bello, un qualcosa di unico, intenso, profondo e difficile da digerire ma impossibile da non ingurgitare.

Un maledetto per sempre Ã¨ un libro fatto di sangue, di lacrime e di sudore. Un romanzo che difficilmente scorderò e che sono certa mi metterà in seria difficoltà con i libri che leggerò in futuro.
Perché qualsiasi libro che leggerò lo paragonerò a lui, mi dirò "ok, è bello, ma non quanto quell'altro".

E sapete cosa non oso fare?
Non oso pensare di cosa sia ancora capace Bianca Marconero. In ogni caso, mia cara Bianca:

Restaa dove possa vederti.

Elle

2 commenti:

  1. Pure tu non potrai mai scrivere per me una recensione BELLA quanto questa 🙈 Così impari ad alzare l'asticella. Grazie davvero, di tutto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahah! Sarà una bella sfida per tutte e due ;)

      Elimina