Il leone di Roma, Adele Vieri Castellano

Ho letto i primi due libri di questa serie una vita fa, e per una vita intendo proprio che sono passati parecchi anni. Quando poi ho visto che l’autrice avrebbe partecipato al FRI ho preso i miei due cartacei e, con trepidazione, me li sono fatta autografare e, in contemporanea, ho acquistato Il leone di Roma, già sapendo che presto sarebbe uscito l’ultimo libro La vendetta del serpente.

Conosco la guerra, la mia casa sono i campi di battaglia; il mio gladio, il mio scudo e il mio cavallo sono le uniche cose che so non mi tradiranno mai. Non so nulla del carattere delle donne, della loro dolcezza, né sento il desiderio di imparare.

Massimo Valerio Messalla è un soldato. È forte, volitivo e non ha paura di niente, tantomeno del nemico. Proviene da una famiglia nobile, è intelligente, istruito e ama l’astronomia. Anche se in gioventù era un po’ scapestrato, alle soglie dei trent’anni ha imparato a domare il proprio corpo e la propria mente. Da tempo ormai ha deciso che non si sposerà, che non potrà più amare dopo aver perso la sua promessa sposa quando erano ancora poco più che bambini. Ma il padre ha in serbo per lui una sorpresa: ha scelto per lui la sua sposa, la donna che darà alla luce il discendente della famiglia Valeri. Massimo sa che non può andare contro alla scelta del padre, sa che deve obbedire ma sa anche che non potrà amare quella donna.

Stagli vicina, sii la sua forza, la sua certezza, la sua migliore amica, la confidente, l’amante, e vedrai che l’amore verrà col tempo e lo saprai riconoscere. Perché, ricordalo sempre, l’amore non è una dichiarazione, non sono solo parole. L’amore è un gesto, è il peso di un bacio, la forza di un abbraccio. Noi donne dobbiamo essere forti e coraggiose, spesso anche per loro.

Ottavia Lenate ha solo diciotto anni e nella sua breve vita protetta e agiata ha avuto la fortuna di poter studiare le materie che più le piacevano, in particolare matematica e astronomia. I numeri le hanno sempre dato un senso di sicurezza, di tranquillità. Ottavia non è bella, di quelle bellezze appariscenti, ma ha una mente brillante e vivace, ha una natura curiosa ed è molto istintiva. Lei non vuole sposarsi, vuole poter studiare. Soprattutto non vuole sposare un uomo affascinante e rude come Massimo. Ma anche Ottavia sa che non può disobbedire al padre e al fratello e si ritrova, in men che non si dica, sposata al bel guerriero.

Non aspettarti mai niente da un uomo. Soprattutto che la pensi come te, che ti capisca, che provi le tue stesse emozioni. Sembrerà strano ma, pur vivendo entrambi sulla Terra, al mondo non ci sono esseri più diversi.

Solo quando si troveranno sotto i cieli di Alessandria d’Egitto, inizieranno seriamente a conoscersi, a capirsi e a scoprire che, nonostante il cuore ruvido di Massimo, lo spirito buono di Ottavia potrà lenire quelle ferite che Massimo porta dentro e fuori di sé e far sbocciare un sentimento di affetto.

Ognuno di noi passa attraverso momenti difficili, sono questi che ci fanno crescere e cambiare per permetterci di affrontare il futuro.

Per questo libro ho fatto le ore piccole e, una volta arrivata alla fine, mi sono domandata perché, per tanto tempo, mi sono privata della lettura di questa autrice. Di come racconta di Roma con una minuzia di particolari, di come mi sono lasciata incantare dalla descrizione del deserto egiziano, di Alessandria d’Egitto e della vegetazione che cresce a Villa Palmetum. Ho davvero amato l’uomo che è diventato Massimo, all’apparenza così ruvido e scostante, dai tratti ostentati solo per nascondere un animo tenero. Ottavia all’inizio mi ha fatto tenerezza, con il suo modo di fare ancora da adolescente scapestrata. Ma poi, quando è diventata donna, ha tirato fuori le sue doti migliori: la sua cocciutaggine, la grinta, la temerarietà, la risolutezza a far valere le proprie ragioni, non solo con il marito, ma anche con eruditi come Erone. 
E a fare da sfondo alla loro storia d’amore, la storia impossibile tra Giulia Urgulania e Raganhar, il principe germano e amico di Massimo. Una storia di passione che non può esistere, che non può essere consumata anche se entrambi sono consapevoli che qualche sorta di energia scorre tra loro.

L’amore è una forza potente, che lenisce ogni pena.

Come potete ben immaginare ho già in mano l’ultimo libro dell’autrice e, adesso che ho scoperto che l’unico della serie che mi manca, è su Unlimited, non tarderò a scaricarlo e a leggerlo quanto prima.

… ma la vita non finisce finchè non è davvero finita.

Elle

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