!RP! Doppia sfida, Bianca Ferrari


Ve l’ho già detto che mi piace un sacco partecipare ai review party? 
Quando mi è stato proposto di leggere il sequel di Partita Doppia non ho proprio potuto rifiutare… 

L’amore non si sceglie e tu puoi fare finta quanto vuoi, ma menti solo a te stessa o a lui

Sono passati poco più di tre mesi da quando Cinnamon ha visto per l’ultima volta Caleb. Tre mesi durante i quali ha lasciato Chicago per rimettere insieme la sua vita ormai a pezzi. Ha lasciato il lavoro, le nuove amicizie, la città dove non si è mai sentita accettata ed è tornata a casa, a Wildrose. Qui ha ripreso la vita che aveva prima di conoscere i fratelli Cavendish, ma lei non è più la stessa. La tristezza che porta nel cuore dopo essere stata abbandonata da Caleb, è tanta. Al punto che è diventata l’ombra di sé stessa. Fa fatica a mangiare, a sorridere, a ritrovare un po’ di serenità. Solo una persona potrebbe lenire questo dolore, ma è proprio colui che è sparito dalla circolazione e che non si fa trovare. 

Durante questi tre mesi Caleb ha chiuso fuori il mondo per riprendere in mano la sua vita. Si è fatto ricoverare in una clinica di disintossicazione ed è in cura per risolvere il suo problema di dipendenza da droghe. Ogni singolo giorno pensa a quello che ha lasciato fuori dalla porta della clinica, alla ragazza che gli ha rapito il cuore e che ha abbandonato senza nessuna giustificazione. E ogni singolo giorno si domanda se ha fatto la scelta giusta o se, in realtà, ha perso l’unica occasione per essere felice accanto alla donna che lo ha stregato. Riesce a resistere in quella clinica solo grazie all’aiuto della sua psicoterapeuta e all’esercizio fisico con cui si sfinisce. 

Anche Abel durante questi tre mesi ha preso una decisione importantissima: ha tagliato il cordone ombelicale che lo legava indissolubilmente al fratello e ha lasciato le sue certezze, il suo lavoro e la sua casa per intraprendere un viaggio intorno al mondo. Un viaggio che gli permettesse di ritrovare il suo vero IO, di ritrovare la passione per la musica, di ritrovare quella leggerezza e libertà che gli impegni lavorativi e il pensiero delle debolezze di Caleb non gli avevano più permesso di avere. 

La vita è lo scorrere di un fiume, ogni persona che ci affianca, se le lasciamo la mano, viene trascinata da quella corrente che è il tempo.

In questo libro troviamo Caleb più maturo. Si rende conto che la sua vita non può più andare avanti come prima, che non può più vivere con la superficialità e l’egoismo che lo hanno sempre contraddistinto. Se vuole che la sua vita sentimentale funzioni deve affrontare le sue paure, le sue gelosie, deve sapersi fidare a pieno di Cinnamon e, soprattutto, deve fidarsi di sé stesso, delle sue capacità. Deve togliersi quella corazza di cristallo, tanto dura e tanto fragile, che si è costruito addosso per far uscire i suoi sentimenti più profondi. 

Anche Cinnamon è cambiata. Ha capito di essere innamorata di Caleb ma ha talmente idealizzato i sentimenti, le emozioni che quando si è scontrata con la realtà, si è resa conto che questa non è come immaginava. Finalmente scende da quel piedistallo da cui criticava tutti in base alla sua integrità morale e inizia a lasciarsi andare. Vuole la sua indipendenza, la sua libertà. Non vuole dipendere da nessuno, nemmeno da Caleb, ma solo quando capisce che in una coppia si lavora tutti e due insieme, che non si è da soli su due fronti opposti ma ci si aiuta l’un l’altro, le cose iniziano a funzionare. Alla fine la vedremo addirittura tirar fuori la grinta necessaria per lottare per ciò in cui crede, per la persona che vuole al suo fianco. 

A fianco di Cinnamon e Caleb troviamo la famiglia Miller. I genitori e i fratelli di Cinnamon sono personaggi belli ingombranti con cui convivere, ognuno con il proprio carattere e le proprie sfaccettature. Ma tra tutti ho davvero amato il patriarca: Paul. Lui è un uomo tutto d’un pezzo che ama profondamente la sua famiglia e che fa di tutto per tenerla al sicuro. Mi ha fatto sorridere con il suo modo burbero di trattare Caleb, mi ha fatto tenerezza per come tratta la sua principessa e l’ho apprezzato per come ha affrontato la rivelazione di River. E quando la situazione diventa troppo pesante da gestire ecco che la moglie interviene mitigando quei suoi modi un po’ ruvidi.

 L’amore non ha niente di certo, Caleb. 
La paura fa parte della vita e ogni tanto ci serve per farci capire che direzione prendere. 

Avevo paura di rimanere delusa da questo secondo capitolo. L’asticella dell’aspettativa era molto alta e invece l’autrice mi ha sorpreso di nuovo. Ho sentito tutta una serie di emozioni che hanno provato anche i protagonisti e, in particolare, ho sentito l’angoscia di Caleb. La sua paura di non farcela, di non essere abbastanza forte e ricadere nel baratro della droga. 

Visto che  l’autrice ha lasciato aperto uno spiraglio, non vedo l’ora escano notizie certe in merito alla pubblicazione di qualcosa relativamente ai gemelli Miller. 
E mi sa che ne vedremo delle belle…  

Elle

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