Quando ho deciso di leggere questo libro non avevo letto la trama e non mi ero nemmeno fatta
attrarre dalla copertina. Semplicemente avevo letto dei post che ne parlavano con talmente tanto
entusiasmo che mi sono fatta prendere anche io dalla smania e mi sono decisa a prenotarlo. Sarò
brutalmente sincera: non ho tutte queste parole entusiaste da spendere.
Vedi, si può capire molto da quello che legge una persona.
Frankston Rose è una quasi trentenne con la testa di un’adolescente (si autodefinisce così, e ha
ragione…). È un’autrice che ha scritto ben due libri e, se il primo ha avuto un discreto successo, il
secondo è stato decisamente stroncato dalla critica. Dopo tutti questi giudizi negativi ha deciso
ritirarsi e di non scrivere altro, anche se è sempre stato il suo sogno più grande fin da bambina. Nel
frattempo, per mantenersi, è andata a lavorare nella libreria della sua migliore amica Cat.
Frankie è solare, allegra, divertente e ama leggere i libri classici. Dall’alto di questa sua passione
snobba qualsiasi altro genere.
Anche la sua vita sentimentale sta avendo un “lungo attimo” di stallo. Dopo la chiusura di una
storia risalente ad anno prima non ha più incontrato nessuno di interessante e si è chiusa a riccio
nel suo guscio. È per questo che la sua amica Cat le propone un nuovo modo per incontrare dei
possibili fidanzati: lasciare copie dei suoi libri preferiti sui mezzi pubblici di Richmond e scrivere
sulla settima pagina dal fondo il messaggio “Hai ottimi gusti in fatto di libri. Ti va di conoscermi?”.
Se all’inizio tutto sembra immobile, dopo qualche tempo iniziano ad arrivare mail di personaggi,
più o meno particolari, che vorrebbero incontrarla e, ovviamente, Frankie accetta. Per raccontare
al mondo questa sua esperienza, decide di aprire un blog firmandosi con lo pseudonimo di
Rossella O’.
Mi dispiace che abbiamo fatto scappare Sunny a gambe levate. Avevi proprio ragione. Lui è John
Knightley, Mr Darcy e Edmund Bertram in una sola persona.
Quasi contemporaneamente all’inizio di questo nuovo modo di trovare fidanzati entra in libreria
un nuovo cliente, Sunny Day. Sunny è bellissimo, interessante, simpatico ma… legge young adult e
questo è un punto a suo sfavore. Lui è poco più che trentenne ma, da quel poco che si scopre
durante lo svolgimento del libro, la vita lo ha già messo alla prova. Ha perso la fidanzata durante
un grave incidente in macchina e questo lo ha segnato profondamente. Lavora come grafico
pubblicitario in una delle più note società del paese, ma ha deciso di dimettersi per sperimentare il
lavoro da free lance. È un uomo molto disponibile, sempre pronto a sostenere Frankie, soprattutto
per quanto riguarda la stesura di un nuovo libro.
E, in quel momento, Frankie si sentì più libera di quanto non fosse stata da anni. Non le
importava che la sua vita non fosse esattamente come aveva sperato. Non le dispiaceva affatto,
perché in quel momento era felice. Davvero felice, senza complicazioni.
Nessuno dei due protagonisti è il mio personaggio preferito. Il posto d’onore spetta alla madre di
Frankston: Putu (il che è tutto dire!). Putu è… strana, non trovo altro modo per descriverla. Il nome
se l’è scelto dopo aver abbracciato i principi dell’ashram. Me la immagino molto “figlia dei fiori”
ma ai giorni nostri: ama lo yoga, riempie casa di incensi, prepara pozioni d’amore per gli amici
adolescenti di Frankie. Immagino che dover crescere con una madre e convivere con una donna
simile non sia stato facile, ma l’ho trovata divertente. Soprattutto se si pensa che ha chiamato la
figlia con il nome della stazione in cui l’ha concepita.
Il mondo è un posto bellissimo, pieno di ispirazione e promesse; devi solo sapere dove guardare.
Ho fatto fatica a finire questo libro. La lettura è stata lunga e difficile. Ho dovuto spesso fermarmi
e fare delle pause.
Non sono una lettrice di libri classici. Ovviamente alcuni di questi libri sono stati letti durante gli
anni della scuola (una vita fa, oramai…) ma non mi hanno mai attratta più di tanto. Diciamo che
sotto molti punti di vista sono più simile a Sunny che non a Frankston. Probabilmente per questo
mi sono spesso sentita “snobbata” durante la lettura.
Per essere una persona molto acculturata, ho trovato Frankie piuttosto superficiale. Posso capire il
motivo dei suoi gap, come li chiama lei, ma questo non deve impedirle di essere sincera. La
sincerità DEVE essere la base su cui nasce un qualsiasi rapporto, che sia d’amicizia o d’amore, e
non sempre le due amiche del cuore lo sono state, né tra di loro e nemmeno con i rispettivi
compagni.
Sicuramente un effetto positivo questo libro su di me l’ha avuto. Dopo aver smaltito la mia
lunghissimissima lista di libri in attesa di essere letti, prometto a me stessa che affronterò un
classico dei classici, e chi lo sa, magari rivaluterò la categoria.
Alla prossima, miei cari.
Dopotutto, domani è un altro appuntamento.
Rossella O’
Dopotutto, domani è un altro appuntamento.
Rossella O’
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