Spesso quando scelgo un libro mi faccio attrarre dalla copertina o dalla trama e poi, magari, mi ritrovo delusa perché arriva un epilogo diverso da quello che mi aspettavo. Quando ho scelto di leggere Il mio meraviglioso imprevisto non mi aspettavo di trovarmi tra le mani un libro di questo genere. Se ci penso non so nemmeno cosa, in realtà, mi aspettassi…
È
inutile che continui a porti mille domande su cosa sia giusto e cosa no. Io
credo che certe volte basti solo montare sul treno e lasciarsi trasportare.
Mercy
ha ventiquattro anni, è allegra e solare e lavora presso un supermercato di
Dalton. Ama il suo lavoro semplice: prendere i prodotti dal magazzino, riempire
gli scaffali con i vari prodotti e aiutare i clienti a trovare ciò che cercano.
Si trova bene con i colleghi e con il capo, Chet. La sua migliore amica è Jules
e si conoscono da sempre. Tanto Jules trascina, tanto Mercy si fa trascinare.
Amano andare per locali, ubriacarsi e ballare fino a tarda notte.
Il
loro locale preferito è il Grindor, un posto poco raccomandabile alla periferia del
paese. Le feste al Grindor sono illegali e ci si sballa. Si beve, si balla e ci
si dimentica di tutto fino al mattino. Una sera, dopo aver partecipato ad una
festa, all’uscita da questo locale, le due amiche vengono aggredite da due
malintenzionati. Fortunatamente arriva uno sconosciuto a salvarle. Uno
sconosciuto incappucciato che attrae irrimediabilmente Mercy. Uno sconosciuto
che conosce il suo nome e che ha dei profondi occhi che sembrano due pozzi
scuri. Uno sconosciuto che diventerà ben presto l’ossessione di Mercy.
Di
lui non conosce nulla, non sa il nome e nemmeno come fare a rintracciarlo anche
solo per ringraziarlo. Ma “fortuna” vuole che dopo qualche sera lo incontri
nuovamente. Anche in questo caso Mercy cerca di carpire delle informazioni, ma
lo sconosciuto la mette in guardia: deve stargli alla larga. Lui non è la
persona giusta per lei.
Ma
come fare a stare lontano da un ragazzo che ti attrae irrimediabilmente? Come
fare a resistergli quando ti mette in guardia da sé stesso?
Solo
perché ci fa star bene, non significa che sia giusto.
Se
una cosa ti fa stare bene, come può essere sbagliata?
Non
voglio e non posso parlarvi dello sconosciuto perché vi rovinerei la sorpresa,
vi toglierei la parte interessante del libro. Non posso dirvi chi è e perché
conosce così tante cose di Mercy, ma posso dire che il finale mi ha sorpresa.
Non pensavo potesse avere un epilogo simile, soprattutto perché non ci sono
stati indizi che potessero portarmi verso questo tipo di conclusione.
Quello
che posso dire, però, è che il personaggio di Jules non mi è proprio piaciuto.
Tenendo conto che Mercy è la sua migliore amica, Jules non si è comportata come
si dovrebbe comportare una persona che si reputa così importante. Posso capire la sua
giustificazione ma, sono dell’idea che, qualsiasi scelta un’amica faccia, questa debba
essere supportata da chi le sta vicino.
Ci
sono parti nascoste in ognuno di noi. Certe volte quello che ci manca è un
fattore scatenante che smuova i meccanismi. Talvolta è una tragedia; talvolta
uno shock. A volte un avvenimento felice… nel mio caso era stato un uomo.
Concludo
dicendo che è un libro piacevole da leggere, è scorrevole e un buon compagno
con cui passare qualche ora.
Non posso dire che sia uno di quelli che mi resterà nel cuore, fondamentalmente perché non mi sono immedesimata nella protagonista, non è scattato il feeling necessario che mi ha permesso di entrare in sintonia con lei, ma il finale mi è piaciuto molto. È stato piacevole scoprire il perché di certi comportamenti, il capire cosa c’è dietro la maschera che i personaggi hanno deciso di indossare.
Non posso dire che sia uno di quelli che mi resterà nel cuore, fondamentalmente perché non mi sono immedesimata nella protagonista, non è scattato il feeling necessario che mi ha permesso di entrare in sintonia con lei, ma il finale mi è piaciuto molto. È stato piacevole scoprire il perché di certi comportamenti, il capire cosa c’è dietro la maschera che i personaggi hanno deciso di indossare.
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