Mi sa che non è la prima volta che lo dico, ma odio le serie, che siano di libri o serie tv. Soprattutto
mi odio perché non ho la pazienza di aspettare le nuove uscite. Io sono una di quelle che pensa
che in un libro debba esserci tutto, l’inizio e, soprattutto, la fine.
L’attesa mi mette ansia.
E mi odio anche perché ho iniziato questa serie pensando che fossero tre libri e invece ho scoperto che sono ben quattro. E il quarto sarà in uscita il 5 marzo e qui sul blog avrò l'opportunità di partecipare al suo review party.
L’attesa mi mette ansia.
E mi odio anche perché ho iniziato questa serie pensando che fossero tre libri e invece ho scoperto che sono ben quattro. E il quarto sarà in uscita il 5 marzo e qui sul blog avrò l'opportunità di partecipare al suo review party.
In questo secondo capitolo ci troviamo sì alle prese con i clienti della International Guy ma anche
con i problemi di cuore dei tre titolari.
Il primo cliente è un famoso stilista di lingerie di Milano che ha ingaggiato come modelle dodici
donne normalissime: una maestra d’asilo, una casalinga, una barista… E chi può insegnare a queste
donne come indossare e valorizzare al meglio l’intimo se non Bo e Parker? Chi meglio di loro
riuscirà ad infondere fiducia in queste donne?
Da Milano ci si sposta a San Francisco dove una facoltosa e bellissima cliente ha bisogno del loro
aiuto per trovare l’amore. L’amore quello con la A maiuscola. Quello che ti fa desiderare di metter
su famiglia, di fare dei figli sui quali riversare tutto l’affetto.
E infine, eccoci in Canada, più precisamente a Montreal. Qui si mette in pista tutta la forza della
International Guy, Wendy compresa. La cliente ha bisogno di trovare chi sta rubando e vendendo
alla concorrenza dati altamente sensibili.
Come nel primo libro, anche in questo il protagonista indiscusso è Parker Ellis. La sua storia con la
bellissima e famosissima attrice newyorkese, Skyler Paige, prosegue tra alti e bassi. La lontananza
fa vedere sotto angolazioni diverse certi aspetti della relazione: qualsiasi situazione, anche la più
innocente, va a premere sul tasto della gelosia, il bisogno di un contatto fisico, anche solo di una
carezza, non può essere appagato e poi c’è la fiducia. Quando la propria vita si svolge in città
diverse, se non continenti diversi, la fiducia deve essere il pilastro fondamentale, la base su cui
costruire la relazione. Ma quando si vive costantemente sotto i riflettori, come succede a
Skyler, ecco che a volte la fiducia vacilla, viene meno. Ma tutta questa distanza fisica ha anche un
lato positivo: fa aprire, finalmente, gli occhi a Parker. Gli fa capire che, forse, Skyler è la persona
giusta, la donna che vuole davvero al suo fianco.
Se Bogart non cambia di una virgola il suo modo di essere, il suo modo di vivere la vita e di
approcciarsi con le donne (è il classico dongiovanni da strapazzo), finalmente conosciamo meglio
Royce, il money maker. Royce è quello più serio, pacato e riflessivo dei tre. Dopo aver visto quanto
è felice Parker, decide che è arrivato anche per lui il momento di trovare una compagna. Le
caratteristiche che ricerca in una donna non sono indifferenti: bella, intelligente, che sappia
cucinare e, cosa più importante, che vada d’accordo con la madre e le sorelle… riuscirà mai a
trovare quella giusta?
Un pensiero affettuoso lo devo spendere a favore di Wendy: il suo personaggio mi piace proprio
tantissimo. Wendy è la segretaria della International Guy e ha ottenuto il lavoro hackerando i pc
della IG e fissando il colloquio senza passare tramite la società di selezione. Ha un passato
abbastanza difficile alle spalle ma, grazie al suo compagno, è riuscita a ricostruirsi una vita. A parte
Mick, non ha legami famigliari ma riesce ad instaurare con i suoi titolari un bellissimo rapporto di
amicizia e fiducia che le permette di trovare in loro una nuova famiglia.
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