Eleanor Oliphant sta benissimo, Gail Honeyman

Eleanor Oliphant sta benissimo.
Ecco. No.
Eleanor Oliphant sta tutto tranne che bene. Figuriamoci benissimo.
Ha quasi trent’anni, lavora da quasi dieci in uno studio grafico, non ha amici o parenti. O meglio, il padre non l’ha mai conosciuto e nemmeno la madre sa per certo chi possa essere.
Una volta la settimana, il mercoledì, riceve la chiamata serale da parte di sua madre. Un appuntamento fisso, ormai.
La madre non è la madre ideale, affatto. Se puĂ² insultare la figlia lo fa, la denigra, la fa sentire una nullitĂ .
Eleanor è abituata a tutto ciĂ² e la cosa sembra colpirla da qui a lì.
Su metà del suo volto è presente una cicatrice di cui non sapremo niente per almeno tre quarti del libro (la lunga attesa mi ha mandata in bestia? si, ma lasciamo perdere - il problema sono io).
Eleanor è una ragazza decisamente abitudinaria, ha la sua routine e odia gli imprevisti e le sorprese, così come mal sopporta chiunque le stia attorno. Ha comportamenti riconducibili ad una qualche forma di autismo (piĂ¹ verosimilmente ad Asperger), e, a causa di certe sue fissazioni, diviene spesso oggetto di derisione da parte dei colleghi.
Tra i colleghi c’è perĂ² chi passa oltre all’apparenza e questo qualcuno è Raynold, lavora anche lui nello studio grafico e si dimostrerĂ  un vero amico nei confronti della nostra Eleanor.
SarĂ  proprio lui a tirarla fuori dalla routine, a far emergere lati nascosti di Eleanor e a farle decidere di prendere in mano la sua vita.
E cosa apprenderà Eleanor da questa nuova avventura? Si spiegheranno i suoi automatismi, il perché di quella cicatrice e il rapporto-non-rapporto con la madre?

Leggere Eleanor Oliphant sta benissimo Ă¨ stata un’esperienza surreale.
Mi spiego.
Ho passato l’80% del libro a dirmi Ma che terribile persona è Eleanor? Sempre pronta a giudicare gli altri, altezzosa e - diciamocelo - antipatica.
Ho passato l’altro 20% a volerle bene e ad apprezzarla.
Ho passato l’80% del libro a chiedermi il perchĂ© di tanto clamore per questo libro.
Ho passato l’altro 20% a volerne di piĂ¹.

Leggere Eleanor Oliphant sta benissimo Ă¨ stata un’esperienza rivelatoria.
Come Raynold, tutti noi dovremmo avere la magica capacitĂ  di andare oltre le apparenze, di apprezzare ciĂ² che c’è di buono in ognuno di noi e, soprattutto, di non lasciarci soggiogare da chi ci vuole tutti uguali.

Leggere Eleanor Oliphant sta benissimo Ă¨ stata un’esperienza diversa dal solito.
PerchĂ© sì, Eleanor Oliphant sta benissimo Ă¨ assolutamente un libro diverso dal solito. Ăˆ un libro che non ha eguali, un libro in cui la sua protagonista cresce, sì, ma piĂ¹ che altro si scopre e si lascia scoprire, mettendosi lei stessa a dura prova col suo io interiore.

Se Eleanor Oliphant sta benissimo ha avuto tutto questo successo, la spiegazione sta proprio tra le pagine di questo libro che, posso assicurarvi, sarĂ  uno dei piĂ¹ belli che avrete mai letto.

Elle

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