Dammi mille baci, Tillie Cole

Era da tanto che non piangevo così tanto leggendo un libro e ho letto gli ultimi capitoli tenendo a portata di mano una scatola di Kleenex.
Anzi, ora che ci penso, credo proprio che questo sia il libro con cui ho pianto di più.

Ogni tanto mio marito mi guardava e scuoteva la testa: non riesce a concepire come si possa leggere un libro e piangere così tanto!
Rune è solo un bambino quando la sua famiglia si trasferisce da Oslo alla Georgia e, la prima persona che conosce e con cui fa amicizia, è la sua vicina di casa, Poppy.

Poppy è una bambina che ama l’avventura, ama leggere le storie della buonanotte con la nonna che vive con lei e, più di tutto, ama leggere storie di vichinghi così, quando scopre che Rune è un vichingo, decide che diventerà il suo migliore amico, la persona con cui condividere le sue avventure.

È così che inizia la loro avventura: una storia di amicizia, di complicità e di amore. Amore, sì, perché presto la loro amicizia si trasforma in qualcosa di più, in un amore forte anche se giovane, un amore che può sopportare tutto, soprattutto la lontananza che all’improvviso sono costretti a vivere.

Rune deve tornare a Oslo, dove il padre viene nuovamente trasferito per lavoro. A quindici anni non è facile dover lasciare la scuola, le amicizie e soprattutto lei, Poppy, l’amore della sua vita. E’ con la morte nel cuore e una rabbia crescente nei confronti del padre che Rune lascia l’America e torna in Norvegia. E’ questa rabbia che lo porterà a odiare suo padre, a non parlargli, a comportarsi nel modo sbagliato frequentando brutte compagnie e, soprattutto, abbandonando la sua passione: la fotografia. All’inizio del suo trasferimento i contatti con Poppy erano giornalieri ma, passati pochi mesi, Poppy ha tagliato tutti i ponti: nessuna telefonata, nessuna chat e nessun messaggio. Sparita nel nulla. Nessuno sa più nulla di lei. Rune non si capacita del perché Poppy non voglia più parlargli e quando, all’età di diciassette anni, la sua famiglia si trasferisce nuovamente in Georgia, la sua unica priorità è scoprire perché Poppy l’ha tagliato fuori dalla sua vita.

Durante questi due anni di lontananza tante cose sono cambiate: Rune è più introverso e sempre più arrabbiato e Poppy anche se è ancora una ragazza avventurosa, è maturata. Una cosa, però, non è cambiata: l’amore che Poppy e Rune provano l’uno nei confronti dell’altro. Ma quando Rune scopre perché la sua amata l’ha allontanato in questi due anni, ecco che il suo mondo, e soprattutto il suo cuore, cade di nuovo in tanti piccoli pezzi.
Stranamente questo è un libro che non ho divorato, non ce l’ho proprio fatta. E’ talmente triste e malinconico che non mi sarebbe stato davvero possibile leggerlo più velocemente di quanto non abbia fatto. Alcune parti le ho davvero apprezzate: il viaggio a New York o il ballo di fine anno, ma alcune parti centrali le ho trovate un po’ forzate e, lasciatemelo dire, l’epilogo l’ho davvero odiato. Non si può far finire un libro così triste in questo modo!

Rune è la persona che ognuno di noi vorrebbe al proprio fianco: è amorevole, è forte ed è completamente dedito a Poppy. Completamente e pazzamente innamorato di lei. A volte è fin troppo perfetto. E Poppy… anche lei è forte ma di una forza interiore che le fa sempre vedere il lato positivo delle cose. Anche quando tutto va a rotoli, lei trova la forza di vedere il lato bello della vita. Riesce ad apprezzare ogni singolo momento che vive e, soprattutto, riesce ad apprezzare i mille e più baci di Rune, che le fanno quasi scoppiare il cuore.

Elle

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