Spesso mi faccio attrarre dalle copertine. So che non bisognerebbe farlo, ma un libro per conquistarmi inizialmente, deve
avere quel non so che in copertina che mi chiama. E, come tanti altri prima di lui, questo libro mi ha chiamata.
Nello scorrere la lista degli ultimi arrivi della biblioteca, mi sono imbattuta nella faccia di questo bambino un po’ malinconico e, dopo aver letto la trama e aver capito che lo scrittore è il frontman dei Modà , mi sono incuriosita ulteriormente e così ho deciso di prenotarlo.
Questo non è il classico libro di narrativa raccontato in prima persona: il romanzo viene narrato dal Vecchio e descrive una parte della vita di Cash.
Nello scorrere la lista degli ultimi arrivi della biblioteca, mi sono imbattuta nella faccia di questo bambino un po’ malinconico e, dopo aver letto la trama e aver capito che lo scrittore è il frontman dei Modà , mi sono incuriosita ulteriormente e così ho deciso di prenotarlo.
Questo non è il classico libro di narrativa raccontato in prima persona: il romanzo viene narrato dal Vecchio e descrive una parte della vita di Cash.
Cash è un bambino nato e vissuto a Cerignola, in Puglia. La sua è una famiglia semplice e lui ama passare le giornate estive al fiume insieme agli altri bambini finché un giorno, il bulletto di turno, picchia il più
debole del gruppo mentre tutti stanno a guardare senza muovere un dito. Solo quando tutti se ne sono
andati Cash aiuta il bambino contuso a trovare un passaggio per andare a casa e lì, su quella strada, si
domanda perché non abbia fatto nulla per difendere il bambino e si auto-promette di difendere sempre il
più debole.
Il tempo passa, la famiglia si trasferisce alle porte di Milano, dove Cash conosce la ragazza che
diventerà la sua compagna, Samantha. Stanno insieme da tanti anni, ormai convivono, e Cash fa più lavori
in nero perché lui il lavoro fisso non lo vuole. È un po’ un ribelle e gli piace fare lavori diversi che gli
permettono di dare un piccolo aiuto economico alla famiglia. A Samantha, però, inizia ad andare stretto il
loro rapporto fatto di abitudini, di lavori precari, di sporadiche canne fumate nel giardinetto sotto casa e,
soprattutto, di cazzotti tirati al ragazzo che si permette di provarci con lei o che gli fa uno sgarbo.
Quando in vacanza al mare, dopo l’ennesima rissa per difendere una ragazza che era stata presa di mira, Samantha lo lascia, Cash si trova a dover affrontare una serie di spiacevoli eventi: perde la compagna, il lavoro, il padre è gravemente malato e deve cercare un modo per chiudere un grosso debito contratto dalla sorella.
Per una strana concatenazione di avvenimenti si ritrova in Colorado, negli Stati Uniti, dove si svolge un mega reality sulla boxe e lui è lì a combattere insieme ad altri cinquecento di atleti, per arrivare primo e poter così combattere contro il campione del mondo a Las Vegas.
Qui, negli States, lui che non parla nemmeno una parola di americano, conoscerà il Vecchio, il suo allenatore, il Muto, il suo manager e Carmen, la sua sparring. Il quartetto è quanto meno originale, ognuno con le proprie stranezze, ma hanno in comune una cosa: la voglia di farcela, la voglia di arrivare, la voglia di far vedere che loro ci sono e che possono prendersi la loro meritata rivincita.
Stranamente ho letto questo libro con i giusti tempi che richiede, gustandolo appieno.
Mi sono commossa quando il Vecchio parla di Luigi, suo figlio, mi sono arrabbiata per certi comportamenti miopi di Cash, mi sono intenerita per il modo in cui tratta i genitori, ho sorriso per il modo di fare del Muto e, soprattutto, ho incitato Cash alla vittoria, non solo nella boxe.
Cash è un buono, un buono di cuore. Ha il suo modo di vedere la giustizia, non ha paura di tirar fuori la forza per risolvere situazioni scomode e, quando si ritrova a dover fare qualcosa che va contro la propria correttezza morale, si sente un disonesto.
Il libro mi è piaciuto davvero molto, più di quanto avrei pensato, nonostante si parli di boxe non è affatto un libro violento e il fatto che sia ispirato a una storia vera lo ha reso ancora più interessante.
Solo il finale mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca ma, si sa, non sempre le cose nella vita vanno come si vorrebbe.
Quando in vacanza al mare, dopo l’ennesima rissa per difendere una ragazza che era stata presa di mira, Samantha lo lascia, Cash si trova a dover affrontare una serie di spiacevoli eventi: perde la compagna, il lavoro, il padre è gravemente malato e deve cercare un modo per chiudere un grosso debito contratto dalla sorella.
Per una strana concatenazione di avvenimenti si ritrova in Colorado, negli Stati Uniti, dove si svolge un mega reality sulla boxe e lui è lì a combattere insieme ad altri cinquecento di atleti, per arrivare primo e poter così combattere contro il campione del mondo a Las Vegas.
Qui, negli States, lui che non parla nemmeno una parola di americano, conoscerà il Vecchio, il suo allenatore, il Muto, il suo manager e Carmen, la sua sparring. Il quartetto è quanto meno originale, ognuno con le proprie stranezze, ma hanno in comune una cosa: la voglia di farcela, la voglia di arrivare, la voglia di far vedere che loro ci sono e che possono prendersi la loro meritata rivincita.
Stranamente ho letto questo libro con i giusti tempi che richiede, gustandolo appieno.
Mi sono commossa quando il Vecchio parla di Luigi, suo figlio, mi sono arrabbiata per certi comportamenti miopi di Cash, mi sono intenerita per il modo in cui tratta i genitori, ho sorriso per il modo di fare del Muto e, soprattutto, ho incitato Cash alla vittoria, non solo nella boxe.
Cash è un buono, un buono di cuore. Ha il suo modo di vedere la giustizia, non ha paura di tirar fuori la forza per risolvere situazioni scomode e, quando si ritrova a dover fare qualcosa che va contro la propria correttezza morale, si sente un disonesto.
Il libro mi è piaciuto davvero molto, più di quanto avrei pensato, nonostante si parli di boxe non è affatto un libro violento e il fatto che sia ispirato a una storia vera lo ha reso ancora più interessante.
Solo il finale mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca ma, si sa, non sempre le cose nella vita vanno come si vorrebbe.
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