Come era prevedibile, ho comprato il terzo libro della serie Wicked e, come i due precedenti, l’ho letto velocemente. Sempre come i primi due capitoli, anche questo mi ha portata in un mondo di malvagità, di contraddizioni, di amore indiscusso nonostante le mille difficoltà.
Di nuovo la protagonista è lei, Ivy. Lei che è stata rapita dal Principe dell’inverno, Drake, che è stata torturata e che si “immola” pur di proteggere l’amore della sua vita: Ren. Una volta che riesce a sfuggire alle mire del principe e, grazie all’aiuto di Campanellino, di Ren e dei fae, a mettersi in salvo, ecco che deve fare i conti con i sensi di colpa, con il disagio di dover giustificare le proprie decisioni, con l’aggravante degli incubi che la svegliano nel mezzo della notte, della mancanza di appetito e della fame che l’attanaglia.
Quando sembra che tutto si stia sistemando, nuovamente le cose si complicano e, anche in questo caso, deve fare i conti con le scelte che altri hanno compiuto per lei, per il suo bene, e non solo deve accettarle, ma deve anche perdonare chi, quelle decisioni, le ha prese.
Quando sembra che tutto si stia sistemando, nuovamente le cose si complicano e, anche in questo caso, deve fare i conti con le scelte che altri hanno compiuto per lei, per il suo bene, e non solo deve accettarle, ma deve anche perdonare chi, quelle decisioni, le ha prese.
Come ho già precedentemente detto, Ivy è una tosta, è veramente forte, non solo fisicamente, e con l’aiuto dell’onnipresente Ren e di Campanellino, riuscirà a superare anche queste difficoltà.
Ma rispedire il Principe nell’Altro Mondo e riuscire a chiudere i portali che separano i due mondi non sarà facile e avranno bisogno di tutto l’aiuto possibile per riuscire nell’impresa. Ci riusciranno?
Ma rispedire il Principe nell’Altro Mondo e riuscire a chiudere i portali che separano i due mondi non sarà facile e avranno bisogno di tutto l’aiuto possibile per riuscire nell’impresa. Ci riusciranno?
In questa recensione non posso non spendere due parole per Ren, il protagonista maschile. Lui c’è sempre. C’è sempre per Ivy. C’è quando lei ha bisogno di protezione, quando ha bisogno di essere consolata, ascoltata, coccolata. C’è quando è a pezzi e ha bisogno di essere rimessa in piedi. C’è quando è incavolata nera e vorrebbe prenderlo a pugni. C’è quando è in modalità guerriera e lui l’ammira per il coraggio. Ren non scappa davanti alle difficoltà, non si tira indietro quando deve prendere decisioni difficili, si prende le sue responsabilità. È il compagno, a volte troppo perfetto, che ognuna di noi vorrebbe al fianco. Anche quando le cose si fanno davvero difficili, lui c’è!
Questo libro non è ricco di colpi di scena come i due precedenti, la prima parte è una riflessione sul modo in cui Ivy reagisce ai traumi subiti mentre la seconda, è incentrata sull’azione.
Con la lettura di questo testo ho capito che il giusto non esiste. Ognuno ha il suo modo di vederlo e, spesso, quello che è corretto per qualcuno, non lo è per gli altri. E, soprattutto, le azioni che vengono mosse in base a queste convinzioni, non sempre sono condivisibili.
A volte basta davvero poco passare dal giusto alla parte opposta della barricata...
A volte basta davvero poco passare dal giusto alla parte opposta della barricata...
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