Eccoci arrivati all'ultima parte delle nostre vacanze estive... dopo aver girovagato per due settimane ora è arrivato il momento di riposarsi. E dove se non a Ile-de-Re?
Sono passate poco più di tre ore
e finalmente attraversiamo il lungo ponte che collega l’isola alla terraferma.
Abbiamo cercato posto in un paio di campeggi centrali ma erano tutti al completo e così ci
siamo spostati verso il phare des Baleines. Qui abbiamo trovato una piazzola
disponibile per i quattro giorni seguenti e così ci siamo accampati. I bambini hanno già perlustrato i dintorni e ben presto ci mettiamo in marcia per andare a goderci gli ultimi raggi di sole in spiaggia. Ma… l’acqua dov’è? Caspita! Anche qui ci perseguita la bassa marea e del mare nemmeno l’ombra! Decidiamo, quindi, di fare una passeggiata lungo il litorale per vedere in quale spiaggia rilassarci il giorno dopo.
Cammina e cammina abbiamo sorpassato il faro e siamo giunti in prossimità di una lunga spiaggia con tanti kitesurf in mare.
Il lunedì ci svegliamo
con il cielo molto coperto. Siamo scesi più a sud per trovare il caldo e il
sole e invece quest'ultimo gioca a nascondino. Decidiamo di prendercela molto comoda e ci mettiamo a leggere finché i
bambini si svegliano.
Ma quanto è bello non avere orari da rispettare?!?
Con calma finiamo il brunch e si decide come passare la giornata: in spiaggia! Anche se il sole non si è ancora fatto vedere riempiamo lo zaino con asciugamani e libri, la tavola del piccolo sotto braccio, inforchiamo le biciclette e via sulla ciclabile che porta al mare. Una bella spiaggia grande di sabbia color oro. Non troppo affollata ma di gente che va e viene ce n’è tanta. Il pomeriggio passa tra me che leggo e i bambini che cavalcano le onde. Quando ormai capiamo che il sole non si farà più vedere e il vento comincia ad alzarsi, decidiamo di tornare al campeggio. Anche stasera ci perdiamo la vista del tramonto sull’oceano ma vediamo di appuntarcelo per domani.
Ma quanto è bello non avere orari da rispettare?!?
Con calma finiamo il brunch e si decide come passare la giornata: in spiaggia! Anche se il sole non si è ancora fatto vedere riempiamo lo zaino con asciugamani e libri, la tavola del piccolo sotto braccio, inforchiamo le biciclette e via sulla ciclabile che porta al mare. Una bella spiaggia grande di sabbia color oro. Non troppo affollata ma di gente che va e viene ce n’è tanta. Il pomeriggio passa tra me che leggo e i bambini che cavalcano le onde. Quando ormai capiamo che il sole non si farà più vedere e il vento comincia ad alzarsi, decidiamo di tornare al campeggio. Anche stasera ci perdiamo la vista del tramonto sull’oceano ma vediamo di appuntarcelo per domani.
Finalmente martedì il
sole si è fatto vedere.Visto il bel tempo oggi la spiaggia è più affollata di
ieri ma è talmente grande che si sta comodi e non troppo appiccicati. Oggi
niente lettura, solo bagni (chi l’avrebbe mai detto che potessi fare il bagno
nell’acqua gelata dell’oceano!), racchettoni, bocce e tanto dolce far niente.
Dopo aver cenato e fatto la doccia riusciamo a gustarci il tramonto (è la terza
sera che ci proviamo e finalmente ce l’abbiamo fatta!) e poi inforchiamo le
biciclette per una passeggiata fino al marché.
Ormai siamo agli sgoccioli.
Ultimo giorno di mare e poi domani bisogna riprendere la via di casa. Finalmente ci svegliamo sotto un sole senza nuvole all’orizzonte e, dopo il solito finto brunch delle 11, andiamo in spiaggia. La giornata passa tra lettura, racchettoni, bagni in mare e una partita a bocce maschi contro femmine. Con la vittoria delle femmine!!!!
La sera decidiamo di andare a vedere il faro des Baleines e così ci prepariamo alla salita degli innumerevoli gradini. La fatica, però, viene ripagata dallo splendido panorama che si gode da lassù. Foto di rito e poi tutti giù per la scala a chiocciola. Ultimo giro al marché e poi si inforcano le biciclette per andare a cena a Le Java des Baleines, un bar sotto un tendone del circo. Ma il cielo al tramonto ha dei colori spettacolari così ci fermiamo lungo la strada per qualche ulteriore fotografia. La particolarità di questo posto è che sotto il tendone c’è un bar dove fanno cabaret o musica dal vivo, fuori ci sono i furgoni da street food e poi ci sono tantissimi giochi fatti a mano in legno con cui si può giocare. La serata passa così, tra un gioco e l’altro e, sulla via del rientro sotto il cielo stellato e con il vento tra i capelli, cantare le canzoni di Nina Zilli a squarciagola!
Come da tradizione, durante il
viaggio di ritorno, abbiamo fatto un bilancio della vacanza e devo dire che la
Francia non ci ha mai delusi. Anche questa volta siamo riusciti a visitare
tantissimi bellissimi paesi, alcuni più di altri, ma tutti ci hanno lasciato un
bel ricordo nel cuore. Sicuramente Honfleur,
Dinan e Vannes sono i paesi più belli ma per quanto riguarda la natura
non si possono non menzionare Ploumanac’h o Cap Fréhel o le falesie di Étretat.
E Mont Saint Michel con le sue maree e le spiagge dello sbarco con il cimitero
americano. Nel programma che avevamo stilato prima della partenza avevamo
inserito lo stop di qualche giorno sulle spiagge più spettacolari della
Bretagna ma, purtroppo, non avevamo fatto il conto con le temperature così
basse e con il tempo così incerto. Fortunatamente ci siamo rifatti a Ile de Re
con tre giorni di sole cocente. Mi sarebbe piaciuto fermarmi ancora un paio di
giorni al mare per stare in panciolle in riva al mare ma, si sa, le cose belle
finiscono sempre e anche le tanto agognate vacanze, finiscono in un
battibaleno.
Beh! abituarsi alle cose belle è molto facile. Il problema è riabituarsi alla routine quotidiana lavorativa...
Beh! abituarsi alle cose belle è molto facile. Il problema è riabituarsi alla routine quotidiana lavorativa...
E per chiudere qualche numero del
viaggio:
- Chilometri percorsi col camper: 3916
- Chilometri percorsi a piedi: 161
- Paesi e città visitate: 33
- Giorni di vacanza: 22
- Fotografie scattate: più di 1000
- Baguette mangiate: 40 circa
- Bagni nell’oceano: 3
- Temperatura media: 20 gradi
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