So già che inizio questa recensione ripetendomi per l’ennesima volta, ma devo proprio dirlo: i libri
di Amabile Giusti mi piacciono tantissimo. E dire tantissimo è riduttivo. Anche in questo caso non
sono riuscita a trattenermi dal finirlo in pochi giorni. Mi è stato davvero difficile chiudere il libro,
ormai a notte fonda, per riprenderlo in mano il giorno successivo. E come spesso mi accade,
l’averlo finito così velocemente mi rattrista perché non potrò più godere della compagnia dei vari
personaggi.
Penny e Marcus non possono essere più agli antipodi di così, neanche abitassero su pianeti diversi.
Penny è una giovane donna nel corpo di una dodicenne: è piccola, magra e con due occhi da
“cerbiatto orfano”. Non è né bella né brutta, è una di quelle ragazze acqua e sapone che nessuno
nota mai. Vive con la nonna anziana, Barbie, che soffre di problemi di memoria. Fa due lavori per
poter tirare avanti: la bibliotecaria di giorno e la barista in un bar un po’ losco di notte.
Marcus, invece, è un ragazzo enorme: altissimo, muscolosissimo, bellissimo e con uno sguardo
costantemente da duro. È uno di quegli uomini che non passano inosservati e che spesso si trova
a dover gestire, in un modo o nell’altro, le avances delle donne. È andato ad abitare nella mansarda
sopra l’appartamento di Penny e per vivere fa il buttafuori in una discoteca.
Tanto Penny è dolce, altruista e gentile con tutti, tanto Marcus è un grandissimo pezzo di M…. (ma
M…. con la m maiuscola), e questo suo comportamento lo ha con tutti, anche con Penny.
Lei ha un passato che non è sicuramente facile da dimenticare e che lascia dei segni profondi:
genitori morti in un incidente stradale, frequentazione di una scuola superiore dove non ha legato
con nessuno e tutti la prendevano in giro, la scelta di non andare al college per accudire la nonna. Ma
quello di lui… beh direi che peggio di così non poteva andare: la madre di lavoro faceva la
prostituta, dopo aver tentato di uccidere un cliente di quest'ultima è stato affidato ad una casa
famiglia e da lì è partita un'escalation di crimini più o meno importanti, fino a quello che lo ha portato
in carcere per ben quattro anni.
Il sogno di Penny è quello di vivere in campagna e vendere i prodotti che coltiva. Quello di Marcus
è la libertà : essere libero senza avere alcuna catena.
Se vi state domandando come possano due persone così diverse essere attratte l’una dall’altra,
dovete leggere assolutamente questo libro. È bellissimo, è frizzante, è delizioso, è simpatico, è
coinvolgente, è BELLISSIMO! (L’ho forse già detto?). Ho sorriso dei loro battibecchi, ho sofferto, ho
pianto per lo sconforto e la delusione che prova Penny, ho mandato a quel paese almeno
duecento volte Marcus per i suoi comportamenti da “uomo delle caverne” e ho incitato
mentalmente Penny altrettante volte di farlo, ma farlo sul serio e definitivamente. Ho apprezzato
la figura del Sig. Malkovich che, nonostante tutto, cerca sempre di stare dalla parte di Marcus e di
proteggerlo, per quanto possibile, mentre sarei saltata volentieri al collo di Francisca…
Non posso aggiungere altro se non che Amabile Giusti è diventata una delle mie scrittrici preferite
(eh… la lista è lungaaaaa) e a breve mi sentirete ancora parlare di lei...
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