L’incastro (im)perfetto, Colleen Hoover

Chiunque vi consigli un libro della Hoover, non abbiate dubbi, seguite il consiglio, prendetelo e leggetelo perché questa scrittrice è una garanzia. Non ho letto tutto ciò che ha scritto ma, quelli che ho avuto tra le mani mi sono piaciuti tantissimo. È una scrittrice che ha la capacità di farti vedere le sfumature dell’amore, quello buono e quello cattivo, le sfumature del dolore e della tristezza tramite le parole, come poche autrici sono in grado di fare.
Insomma, Colleen Hoover è una garanzia. Il giorno in cui mi capiterà di leggere un suo libro non-bello sarà il giorno in cui smetterò di credere nell'amore e nella speranza che questo importa nelle nostre vite.

Tate è una giovane donna che lavora come infermiera ma sta studiando per diventare anestesista. È una stacanovista, il lavoro che fa le piace molto e ha grandi aspettative relative alla sua carriera.
Da San Diego si trasferisce dal fratello Corbin, che lavora come pilota, a San Francisco. È proprio la sera del suo arrivo a San Francisco che Tate incontra, o meglio, si scontra, per la prima volta Miles, amico, vicino di casa, nonché collega di Corbin.
Caratteristica principale di Tate è che è una che non molla mai, che non si tira indietro davanti alle sfide e che da tutta sé stessa anche quando, in realtà, dovrebbe salvaguardarsi.
Miles invece è un uomo che nella vita ha amato tanto e che ha sofferto altrettanto. Per questo motivo ha deciso di non amare più, di non aprire più il suo cuore ad una donna. Si è imposto di non voler più lasciarsi andare, da sei lunghissimi anni non ha una relazione con una donna e quando incontra Tate decide di provare a darsi una possibilità, di provare ad avere una storia, ma di solo sesso.
Niente passato e, soprattutto, nessun futuro.
Ma le cose non sono mai così semplici, non sono mai solo bianche o solo nere, nel mezzo ci sono infinite gradazioni di colore.

Riusciranno a tenere lontano il cuore dalla loro relazione? Riusciranno a non cadere nella “trappola” dell’innamoramento ed a superare il passato per guardare al futuro?
Questo libro è toccante, è commovente (sì, la solita lacrimuccia è scesa irrefrenabile), ti fa vedere il dolore che un ragazzo può provare e come una persona si richiude in sé per cercare di non soffrire più.
Ti fa vedere con quanta facilità ci si costruisce delle mura altissime attorno per poterci isolare e non far entrare nessuno nel nostro cuore e quanto coraggio e quanta forza serve per abbatterle.
Ma, soprattutto, ti fa capire che dalla sofferenza si può riemergere e si può sempre tornare a sorridere e ad amare.

Elle

Nessun commento:

Posta un commento