La Bretagne... Parte I

Eccomi ancora qui a sfogliare con nostalgia l'album delle fotografie scattate durante le vacanze estive. Ormai l'autunno sta arrivando ma riprendere in mano l'album e sfogliarlo mi fa rivivere tutte le emozioni provate durante questo viaggio...


Oggi è il grande giorno! Oggi si lascia definitivamente la Normandia e si passa in Bretagna e questo vuol dire che… mi tocca assaggiare le ostriche! E dove assaggiarle se non nel posto più rinomato proprio per questo motivo? Eccoci così in viaggio verso Cancale. Il paesello è carino e il porto si gira piacevolmente. Tra un ristorante e un negozio di souvenir ecco le bancarelle dove vendono le ostriche appena pescate. Io e i bambini siamo curiosi di assaggiarle ma quando le vedo nel piatto con quella forchettina per sollevarle dal guscio… mamma mia, che impressione! Respiro, mi faccio forza e la metto in bocca. Il sapore non è male ma il molliccio sotto i denti mi fa senso… ci sarebbe voluto un bel bicchiere di vino bianco fresco per accompagnarle! 
Nonostante siano giorni che frequentiamo questa costa, rimango sempre piacevolmente sorpresa dalla potenza delle maree. 

Nel pomeriggio ci spostiamo verso Saint Malo. Anche se le guide ne decantano le bellezze, a me non è piaciuta. Le vie sono carine, le mura che racchiudono il centro sono molto imponenti e i palazzi ben tenuti, ma forse proprio questi palazzi così imponenti mi hanno dato un senso di soffocamento, di chiuso. 


Siamo circa a metà vacanza e non ho per nulla nostalgia di casa e ho ancora tanta voglia di vedere posti nuovi. Dopo una lunga colazione, ci muoviamo in direzione di Dinan. Il centro storico è davvero molto bello con le case a graticcio, la cattedrale e la torre dell’orologio. Dopo aver visto il castello dall’esterno decidiamo di scendere al porto. La strada è abbastanza impervia ma le case che si affacciano sulla via sono veramente una più bella dell’altra. Il porticciolo è affacciato su di un fiume con un vecchio ponte in pietra che collega le due rive e sullo sfondo un viadotto. Dinan merita proprio una visita. 
Dopo pranzo ci spostiamo verso Cap Fréhel dove ci sono le scogliere di granito. Al parcheggio del faro non troviamo posto e così ci spostiamo lungo la scogliera finché troviamo un posteggio. Visto che è a più di due chilometri di distanza decidiamo di inforcare le bici e risalire la collina ricoperta da prati fioriti di ginestre e fiori selvatici che fanno da contrasto con l’azzurro del cielo e del mare: che spettacolo! 

La giornata di ferragosto ci saluta con un cielo nuvoloso. Oggi ci si sposta in direzione di Roscoff con tappa a Paimpol. Paimpol è un paesino carino che dà su un porto turistico. Non avevo nessuna aspettativa su questo paese, tant’è che nemmeno le guide ne fanno cenno, e invece mi ha sorpreso positivamente. È carino, curato e mi trasmette un’aria di vacanza… La passeggiata nel centro è veloce e così decidiamo di metterci in marcia verso Roscoff. 



Googolando e guardando la mappa un po’ qua e un po’ là, vedo che siamo proprio dalle parti della costa di granito rosa e, allora, perché non fare una piccola deviazione? Ploumanac’h è la prima località disponibile e, una volta parcheggiato, ci inoltriamo per i sentieri. La vista è spettacolare! Grosse rocce levigate dal mare e dal vento di un colore rosso intenso. La passeggiata fino al faro è davvero piacevole e, anche se sui sentieri ci sono davvero tante persone, il panorama ripaga. 



Dopo una colazione abbondante eccoci pronti per spostarci verso Camaret-sur-Mer nella penisola di Crozon! Il paese è molto piccolo e si visita velocemente. Il porto, molto stile nordico, la chiesetta dei marinai e il faro lo rendono molto pittoresco. I bambini si divertono a fare le torri con i sassi e io mi diverto a fare le foto ai pescherecci abbandonati sulla baia. Mentre ci spostiamo verso Pointe de Pen-Hir vediamo i primi menhir. Che emozione! 
Pointe de Pen-Hir è una scogliera a picco sul mare. La giornata è uggiosa e ventosa e, belli imbacuccati, ammiriamo il panorama. Sulla strada del ritorno veniamo attratti da una serie di vecchie ancore in un piazzale e così ci fermiamo a sbirciare. È un museo relativo alla seconda guerra mondiale ma c'è un sentiero che ti permette di passeggiare sulla falesia e ammirare il panorama su di una bellissima spiaggia. Invece di fermarci a dormire a Crozon, come era preventivato, decidiamo di avvicinarci alla meta successiva e così procediamo verso Douarnenez. Sulla strada mio marito mi informa che gli piacerebbe dormire in una “camping à la ferme” e così cerco su internet… che fortuna! Ce n’è uno proprio sulla strada per Pointe du Raz. Impostiamo il navigatore ed eccoci immersi nella natura e nel silenzio! Solo il suono delle foglie smosse dal vento… che tranquillità! Finalmente riusciamo a fare un BBQ e, nonostante il fresco, riusciamo a mangiare all’aria aperta e a goderci tutto ciò che ci circonda...


Elle

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