Big Apple, Marion Seals

E anche questa settimana se n’è andata! Lo sentite anche voi questo profumo di ferie, di eterna diatriba tra mare e montagna? Vedete pure voi quella valigia che non si chiuderà nemmeno se ci si siede sopra un elefante?
Se vi ritrovate nella mia situazione, beh, queste cose sono ancora molto lontane da voi. La mia valigia è ben che impolverata e chissà quando la tirerò giu. Al momento vivo dei ricordi delle vacanze passate e di qualche fuga durante i weekend.
Ed è proprio in uno di questi weekend che mi sono data a Big Apple, romanzo pubblicato in self di Marion Seals, che poi ho scoperto essere un’autrice italiana!

Ve lo dico subito: mi ha stupita! Questo libro mi ha catturata sin dalle prime pagine. La protagonista femminile, Dora, o Fedora se la volete far arrabbiare, è uno dei personaggi femminili più, passatemi il termine, cazzuti che ho incontrato in questi ultimi anni. Continuo con le volgarità aggiungendo che adoro trovare personaggi femminili con le palle! E Dora le ha, eccome se le ha!

A fianco di Dora conosciamo Lex, il classico magnate, figlio di papà, che coi soldi ci sa fare e ogni respiro gli fa guadagnare un bel gruzzoletto. Come se non bastasse, ovviamente, è pure un figaccione che, con uno scocchiare di dita, si ritrova la fila fuori casa di donne pronte ad entrare nel suo letto, o nella sua macchina, o nel suo ufficio, o nell’ascensore, o dietro il muretto..

Dora lavora per Lex, il quale possiede una casa editrice. Quando non ne può più di essere trattata come donna invisibile, servitrice del caffè per il padre padrone, si infuria, tira fuori il carattere e, dopo aver tirato giù mare e monti, si licenzia.

Lex, colpito da tanta energia, capisce o, almeno, comincia a capire meglio chi è Dora, tanto da affidarle un incarico non da poco: dovrà essere la ghostwriter per una delle autrici di maggior successo del paese.

Come vi ho detto più o meno tremila volte, Dora è una che non si fa mettere i piedi in testa, tanto da ribaltare le carte in tavola al bel imprenditore. Gli propone, quindi, di scendere dal suo universo dorato e di andare ad abitare con lei nel Bronx per la durata di un mese, tempo nel quale lei riscriverà il libro che l’autrice, tanto acclamata, di fatto, non è capace di scrivere.
È chiaro che tra i due qualcosa c’è, e lo si capisce da come in poco tempo finiscono a far le migliori acrobazie tra le lenzuola e in ogni angolo di casa.

Insomma, si odiano - e non poco - durante il giorno, ma di notte è tutta un’altra cosa!

A far da contorno ai nostri due protagonisti ci sono gli amici e i genitori di entrambi. Gli amici sono esilaranti! Non ce n’è uno che non mi sia piaciuto e a cui non mi sia affezionata.

Per quel che riguarda i genitori, beh, sono i genitori. Quelli di Lex potete immaginare come sono: finti come la mia manicure fatta due settimane fa e snob come la mia vicina di casa bionda, tacco 12, col bassotto. Quelli di Dora invece sono i classici genitori protettivi, perennemente spaventati dalla scelta della figlia di andare ad abitare nella Grande Mela.

Detto ciò, non mi resta che alzare entrambi i pollici e consigliarvi assolutamente questa lettura! Vi terrà compagnia per diversi giorni, vi farà ridere un bel po’ ma anche commuovere e, a fine libro, posso assicurarvi che sentirete la mancanza di tutti questi bei personaggi!

Elle

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