La mia fine, il mio inizio: destini intrecciati, Francesca C. Cominelli

Se il primo libro mi ha lasciata un po’ titubante, il secondo capitolo di questa trilogia mi ha convinta sicuramente di più. Come mio solito non sono riuscita ad aspettare e ho dovuto leggere e recensire questo libro velocemente perché le trilogie non fanno per me: non posso aspettare l’uscita del capitolo successivo, devo sapere come va a finire la storia il prima possibile. Insomma: tutto e subito, per favore, grazie! 


All’inizio di questo libro Amanda è ancora la ragazza un tantino egocentrica ed egoista che abbiamo lasciato ma, con il procedere della storia e del tempo, la vediamo maturare e crescere. Finalmente fa delle scelte da persona adulta qual è e riesce a capire e seguire ciò che le dice il cuore senza tenere sempre conto di ciò che le dice la testa.
Per quanto riguarda la sua esperienza extra corporea posso solo dire che all’inizio l’ho trovata un’idea molto carina ma, a lungo andare, l’ho trovata un pochino pesante. Anche Jared è cresciuto e maturato sotto i nostri occhi e, se all’inizio ha fatto una scelta poco condivisibile, una volta capito qual è la sua strada, l’ha seguita fino alla fine, fino a raggiungere il suo obiettivo.  

I personaggi di contorno quali Matt e Melissa non vengono particolarmente citati e approfonditi, mentre si da maggior risalto alla sorella di Jared, Britney, che con la sua storia con Cole, riesce a “ritagliarsi” un posticino sulla scena. I migliori amici, però, rimangono sempre un valido supporto per i nostri due protagonisti. 


Ma parliamo della trama. Nei primi capitoli troviamo la nostra Amanda in ospedale, successivamente alla caduta da cavallo. E’ messa alquanto male e, dopo diverse operazioni le viene indotto il coma farmacologico. Mentre si trova in questo stato partecipa ad una sorta di “viaggio mentale”, molto alla A Christmas Carol di Dickens. Vede sé stessa in diverse versioni, da ragazza popolare al liceo, a giovane avventurosa e indipendente. Per quanto la cosa possa essere interessante, a lungo andare l’ho trovato un po’ ridondante, così come ridondante ho trovato i flashback che ritroviamo attraverso tutto il libro. Già nel primo libro della trilogia erano molto presenti ma, in quanto novità, non li avevo trovati particolarmente pesanti. In questo libro invece mi sono trovata diverse volte in difficoltà. I capitoli sono quasi sempre cliffhanger, quindi non vediamo l’ora di voltare pagine per sapere cosa succede.. Solo che per saperlo talvolta dobbiamo aspettare tre pagine per scoprire il tutto… 
Quindi, se con la prima metà del libro ho avuto un po’ di difficoltà, la seconda metà l’ho trovata molto interessante. Da qui in poi entra in gioco una suspance davvero inaspettata, al limite del thriller. Finalmente si è ingranata la marcia e si è schiacciato l’acceleratore, tant’è che i capitoli scorrevano ad una velocità impressionante e non sono riuscita ad allontanarmi dal libro fino a quando sono arrivata all’epilogo! 
La storia prende una nuova piega e fa un notevole balzo in avanti.

Amanda si ritroverà perseguitata da uno stalker che non lascerà in pace né lei né la sua famiglia. Vivrà in un perenne stato d’angoscia e posso assicurarvi che la sua ansia è diventata anche la mia ansia. In diversi momenti del libro mi sono ritrovata con il cuore in gola!
 

Anche questo libro, come il suo predecessore, ha un finale aperto, ma devo ringraziare l’autrice per averci dato la possibilità di farci un’idea di cosa succederà nell’ultimo capitolo della trilogia tramite il prologo extra, presente dopo l’epilogo: non so se sarei riuscita a resistere all’attesa dell’uscita del terzo libro senza sapere “di che morte morire”…

Elle

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