99 giorni, K.A. Tucker

Sono sempre più dell’idea che sono i libri a scegliere noi e non viceversa. Ho acquistato, in un momento di shopping compulsivo, La ragazza che amava la pioggia e una cara amica, che si intende di libri molto più di me, mi ha fatto notare che in realtà questo è il secondo libro di una serie e, cosa fare se non recuperare quanto prima 99 giorni? Nell’attesa di riceverlo ho provato ad iniziare qualcos’altro, ma non sono riuscita ad andare oltre il prologo… 

99 giorni è un libro che ho fatto un po’ fatica a leggere, prima di tutto perché fa dei continui salti temporali (ogni capitolo è un salto avanti o indietro nel tempo) e poi perché la protagonista femminile cambia nome a seconda del momento in cui viene narrata la storia. Ci ho anche impiegato un attimo di troppo a capire che Jesse era un uomo e Alex una donna, io avevo invertito i sessi e qualcosa non mi tornava… Cari miei, l’età e la stanchezza si fanno sentire!
Acqua è una giovane donna che ha subito un forte trauma e ha perso la memoria, non si ricorda nulla del suo passato, nemmeno il suo nome. Contro tutte le aspettative di chi sperava o pensava fosse morta, si risveglia e si riprende dai maltrattamenti subiti ma la sua memoria non vuole assolutamente ricordare nulla di quanto successo. Per questo dovrà cercare di costruirsi una nuova vita con un nuovo nome, dove il passato possa venire a galla piano piano, con i tempi dettati dalla sua mente. Ma sarà in grado di affrontare la verità? Riuscirà a perdonare le persone che le sono state accanto e che hanno nascosto dei dettagli importanti della sua vita per proteggerla?
Jesse è un uomo con un passato un po’ scapestrato alle spalle. Figlio dello sceriffo della città, è sempre stato il combina guai della famiglia. Amante dei motori e delle auto d’epoca da restaurare e alla ricerca di ragazze facili con cui passare la notte. Questo fino a che una sera di pioggia non si imbatte in un’auto parcheggiata a lato della strada con uno pneumatico da cambiare. Quell’episodio così insignificante gli cambierà la vita perché, a bordo di quell’auto c’è Alex, una donna che per ringraziarlo gli dà un bacio e gli domanda se è felice o se desidera mai ricominciare tutto da capo…
Di tutti i personaggi presentati in questo libro un sorriso me lo ha rubato Ginny, una vecchietta un po’ strampalata che vive da sola in mezzo alla campagna con l’unica compagnia del cane Felix e di due cavalli anch’essi di nome Felix. Questa donna che ha subito una violenza in giovane età, si è richiusa in sé stessa, senza dare la possibilità a nessuno di avvicinarsi quel tanto da permettere un qualsiasi contatto affettivo. Solo con Acqua riuscirà ad aprirsi il minimo indispensabile per fare capire cosa sta dietro ai suoi comportamenti. Solo con Acqua riuscirà a vedere quel germoglio che è spuntato su quella quercia bianca.

Già dopo aver letto i primi capitoli e dopo aver inquadrato bene i protagonisti, si capisce dove la scrittrice ci sta indirizzando e qual è il filo conduttore della storia. Per questo motivo non ho trovato la suspance che mi sarei potuta aspettare, nemmeno nei passaggi salienti, e questo, secondo me, ha penalizzato notevolmente il racconto. 

Se vi state domandando se leggerò mai il secondo libro della serie, non dubitate, appena ho un attimo lo comincio!

Elle

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie mille! Settimana prossima arriva la recensione del secondo libro della serie :)

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