Mi sono resa conto solo ora che l’ho finito, che ho letto il libro trattenendo il respiro. Ho sorriso, ho pianto e ho sofferto con i protagonisti, ma con il fiato sospeso. Si toccano argomenti veramente difficili: la dipendenza, la malattia, l’amore tra genitori e figli ma sempre in toni molto pacati e in modo tale per cui il lettore si immedesima nei protagonisti.

Non ho una parte preferita del libro perché è tutto molto bello, ma quando ci sono le dichiarazioni d’amore… mi escono i cuoricini dagli occhi. Chi non vorrebbe che il proprio uomo si dichiarasse in quel modo? E quando Logan le regala il suo documentario? Le lacrimucce mi sono spuntate dagli occhi…
Intrecciata a questa storia, c’è la storia d’amore tra Erika e Kellan: il fratellastro di Logan e la sorella di Alyssa. Questa è una storia d’amore che sopravvive alle difficoltà (e che difficoltà!) e che, nonostante le fissazioni e i difetti di entrambi, riesce a crescere. Anche se Erika e Logan non hanno legato particolarmente (oserei dire che non hanno proprio legato!), entrambi amano Kellan e vogliono il meglio per lui e su queste basi cercano di costruire il loro legame.
Ho fatto fatica a scrivere questa recensione perché qualsiasi cosa aggiunga, potrebbe risultare uno spoiler e non è ciò che voglio. Mi sono innamorata di Logan, il bello e dannato, di Alyssa, l’eterna positiva, di Kellan, il perfettino, e di Erika, la strana. Ho fatto anche tanta fatica a trovare delle citazioni perché ne ho segnate talmente tante che avevo solo l’imbarazzo della scelta… Posso solo aggiungere che tutti i libri della Cherry letti finora mi hanno stupito positivamente. I suoi libri sono veramente facili da leggere e, pagina dopo pagina, ti incatenano alla narrazione e non riesci più a smettere, se non quando sei arrivato all’ultima riga.
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