Il primo marzo è uscito nelle sale italiane Red Sparrow, libro edito De Agostini. Ne avevo letto il libro e, cosa che forse non tutti sanno, esiste un libro numero due: Il palazzo degli inganni.

Non mi conoscete ancora bene per sapere che questo genere mi piace molto; ho letto il primo libro della serie tutto d’un fiato e, sinceramente, il secondo capitolo della storia, non è bello quanto il suo predecessore. La prima parte è una ripresa delle fila di “Red Sparrow”, con tinte più crude e più esplicite. Soltanto verso la fine il ritmo risulta più incalzante e la storia si fa veramente appassionante. 

Dominika è rientrata a Mosca con tutti gli onori e i favori del presidente e per mesi non intrattiene rapporti con la CIA. Solo quando in pentola bolle l’affare iraniano sugli ordigni nucleari, con tutti gli interessi del presidente e della sua cricca di uomini corrotti, sente nuovamente la necessità di passare le informazioni all’intelligence americana. 


L’amore che nutre per Nate, il suo gestore, non le impedirà di sedurre colleghi o di ingraziarsi il presidente per avere accesso a quante più informazioni riservate possibili. Questo amore le darà spesso la forza di tenere duro e andare avanti. La strada intrapresa da DIVA (suo nome in codice) non è affatto semplice ed è molto pericolosa. A complicare le cose c’è Zjuganov, il capo della Linea KR, che cercherà ripetutamente di metterle i bastoni tra le ruote e farà di tutto per metterla fuori dai giochi. 

Nate, anche se all’inizio non vuole ammetterlo, è innamorato di Dominika ma la sua disciplina e il senso del dovere nei confronti della patria, del suo lavoro e del suo agente non gli permette di vedere una possibilità futura tra loro. Questo sentimento che li lega gli permetterà di mettere sempre al primo posto la sicurezza di Diva e di fare tutto quanto in suo potere per metterla in guardia e salvarla nelle situazioni più difficili, e in questo libro ce ne sono davvero tante. D’altro canto, questo sentimento contraddittorio (cedo o non cedo alla passione?) non gli impedirà di finire a letto con Hanna, il nuovo gestore di Diva a Mosca. 

Un personaggio che ho seguito con particolare interesse è proprio Hanna, una ragazza giovane e sveglia che ha sulle spalle il peso dell’incolumità di Diva. Lei è solo l’ultimo anello di una lunga catena di persone, alcune più incapaci di altre, che hanno a cuore la vita di Dominika, ma questo non le impedisce di svolgere al meglio il suo lavoro. Sa benissimo che Nate non è innamorato di lei ma decide comunque di avere una storia con lui e, in modo perverso, questo le permette di conoscere Dominika sotto una luce diversa e di fare l’impossibile per salvarle la vita. 

So benissimo di aver dato un’impronta romantica alla mia recensione (perché in fondo in fondo sono un’inguaribile romanticona ma questo libro è tutt’altro fuorché un romanzo rosa. La storia tra i due protagonisti è solo lo sfondo di una spy story che fa vedere i lati negativi del potere, che scopre i retroscena della corruzione che sta dietro a uomini di potere senza scrupoli, che venderebbero la propria nazione per il solo interesse economico personale. Lo scrittore è stato bravo a intrecciare le storie, a mettere in scena personaggi che potrebbero essere davvero “reali” e ad instillare nel lettore il dubbio che, effettivamente, sotto tutta l’impalcatura della narrazione, qualcosa di vero c’è. 

La saga di Red Sparrow, ahimè, non si conclude nemmeno con questo secondo capitolo. 

Non mi resta che aspettare il terzo libro che, purtroppo, non è ancora uscito in Italia.. 

A presto…