Ti odio con tutto l’amore che ho, Kat Sherman

Vi capita mai di avere il Kindle pieno di libri, cartacei ancora da aprire che potresti costruirci la muraglia cinese, e sentire di non avere nulla da leggere? Ecco a me spesso succede. E quando mi capita l’unica cosa da fare è cercare qualcosa che mi attiri come le api coi fiori. È proprio così che mi sono imbattuta in questo romanzo. E per fortuna mi ci sono imbattuta...


Guardo gli occhi gialli di Frost e vorrei che potesse leggermi dentro e accorgersi che non siamo poi così diversi. Mi sento in gabbia almeno quanto lui, con un mondo intorno che costruisce muri di pregiudizio solo perché veniamo entrambi da un luogo anticonvenzionale. E noi, per difesa, siamo costretti a fare lo stesso, fidandoci sempre meno di chi non ci somiglia.


Stella Harper ha diciannove anni e frequenta il primo anno di college al MIT. Lei è stata classificata per tanto tempo come la “ragazza strana”, quella che si nasconde in abiti sformati e che vive in una riserva naturale a contatto con la natura. E lei di questo soprannome se n’è fatta quasi un vanto, una maschera da portare a testa alta. La sua vita è dedicata agli animali selvatici da salvare. Al momento alla riserva ci sono solo un piccolo gruppetto di lupi da guarire e da rimettere in sesto prima di rimetterli nel loro habitat naturale ma, qualche tempo prima, ci sono stati anche orsi, gufi e altri rapaci. Stella è una tosta, una di quelle che neanche se venisse travolta da un carro armato riusciresti a fermare. Quando ha un obiettivo da raggiungere non c’è nulla che la può fermare, lei tira dritto per la sua strada fino alla fine. Anche se questo vuol dire ridurla in tanti piccoli pezzi. Anche se questo implica perdere il proprio cuore. Ed è quello che sta succedendo adesso che una parte della riserva dev’essere venduta per far fronte ai grossi debiti che ha contratto la sua famiglia.


«Certe volte, nella vita, capita di credere di aver perso qualcosa. Ma era solo per accoglierne un’altra. È una tipica mossa del destino.»


Travis Bowen è il quarterback della squadra del MIT. È bellissimo, famoso e idolatrato da tutti. Le ragazze fanno la fila per poter entrare nel suo radar, anche se questo vuol dire fare un giro di giostra e tante grazie. Travis è il re indiscusso del college e questo suo essere sempre al centro dell’attenzione non è un grosso problema. Il fatto che, dopo un serio infortunio in campo, ha dovuto accantonare il sogno di entrare nella NFL ha lasciato un segno indelebile, anche se questo segno non vuole farlo vedere a nessuno. Travis ha ventiquattro anni e, per il padre proprietario di una serie di resort di lusso, è un ragazzo che non vuole assumersi le sue responsabilità, un ragazzo che non ha mai portato a termine un progetto. Per questo gli affida il compito di seguire il progetto dell’ultimo resort che costruiranno sulle rive di un lago e immerso in una riserva naturale.


Quest’anno ho imparato una dura lezione: non si può stipulare una polizza per salvaguardare le cose belle, non si può preservarle in eterno dalla scomparsa, possiamo solo godercele al meglio, cercando di non chiudere mai gli occhi troppo a lungo.


Stella odia Travis per il solo fatto che è colui che gli sottrarrà una parte di ciò che è più importante per lei. Come fare per farlo rinunciare al progetto? Forse se anche Travis dovesse iniziare ad odiare la riserva e Stella, magari il progetto potrebbe sfumare. Ma quanto è difficile odiare qualcuno che ti attrae inesorabilmente?


Forse l’amore è esattamente questo che ti fa: ti attraversa e ti cambia irrimediabilmente. Ti spezza in due per completarti con la metà giusta. E, anche se a volte ci metti un secolo a capirlo, alla fine ti regala la migliore versione di te stesso. Quella che non teme di essere felice.


In questo momento della mia vita avevo bisogno di un libro leggero, uno di quelli che non ti fa pensare. E invece mi sono trovata tra le mani un libro bellissimo che mi ha fatto riflettere tanto. Un libro che ti scava dentro e che lascia il segno delle unghie sulla tua pelle.
Stella e Travis non potrebbero essere più diversi l’uno dall‘altro. Lui sempre sotto i riflettori, lei che tenta di nascondersi il più possibile. Lui che guida un’auto nuova che tiene pulita e brillante e lei che guida un Range Rover scassato che perde ruggine dalla capotte tutte le volte che chiude la portiera. Lei che ama la natura, gli animali selvatici, lui che ama le comodità e odia il fango. Lei con la battuta sempre pronta e lui che ama punzecchiarla all’inverosimile. Eppure, nonostante le differenze, una cosa li accomuna: l’attrazione che provano l’uno per l’altro. Un’attrazione che provano in tutti i modi possibili e immaginabili a contrastare ma alla quale non sanno come fare a resistere. Hanno solo due possibilità: o perdere per sempre l’occasione di darsi un’opportunità e sbriciolare il proprio cuore con la possibilità di non riuscire più a rimetterlo in sesto o provarci. Ma qualsiasi delle due scelte che possono fare, implicano dei sacrifici, delle decisioni difficili che devono essere prese e che distruggeranno una parte del loro cuore.
Vi posso assicurare che, qualsiasi parola possa dire in favore di questo libro, non sarà mai sufficiente a farvi capire i sentimenti e le emozioni che ha smosso dentro di me. Ho sofferto letteralmente insieme a Stella. Mi sono rivista in molte sue sfaccettature e, forse, anche per questo ho assorbito i suoi sentimenti e li ho fatti miei. Ho sorriso alle sue frecciatine, ho sognato insieme a lei, ho sofferto con lei e le ho virtualmente tenuto la mano passo dopo passo in qualsiasi decisione sofferta presa. In queste più di cinquecento pagine l’ho vista crescere, maturare, sbocciare e perdonare. L’ho vista togliersi la maschera che portava con fierezza per far uscire la vera Stella, la sua sofferenza e il suo dolore. E l’ho vista crescere al punto di fare la scelta più giusta per lei e per il suo cuore a pezzi. E vi posso assicurare che, anche se il libro ha un numero di pagine importante, non è risultato pesante, anzi, ne avrei voluto ancora di più perché l’autrice è stata davvero brava a mantenere alta l’attenzione e la narrazione è talmente scorrevole che arrivi alla fine e neanche te ne accorgi. Ma è solo quando realizzi che il libro è finito che ti rendi conto che di Travis e Stella e dei personaggi secondari ne sentirai davvero la mancanza.


C’è sempre una seconda possibilità, anche se non la vediamo, anche se ci sembra impossibile e fuori dalla nostra portata. A volte basta semplicemente aprire gli occhi, oppure cambiare punto di vista, ed ecco che la soluzione magicamente appare. Io non mi arrendo, Travis. Non mi arrenderò mai nella mia vita di fronte a qualcosa che per me abbia una qualche importanza. Non mollo la presa su quello a cui tengo. Per fermarmi devo sbattere contro la dolorosa evidenza dell’apocalisse, della morte, del mondo che è imploso come una vecchia stella, oppure devono spararmi con un fucile d’assalto. Ma di fronte a tutte le altre opzioni, io continuo a combattere.

Elle

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