Soundless, Robin C.

Eccomi qua oggi a parlare di un libro che non vedevo l’ora di leggere. Non perché conoscessi l’autrice (in realtà di suo non ho mai letto niente!), semplicemente perché LEI (la mia spacciatrice di libri) ne ha parlato con parole davvero lodevoli. E chi sono io per non seguire un suo consiglio? 


Com’era riuscito Christopher a colonizzare il mio cuore, malgrado tutte le sue imperfezioni e il grado di dolore a cui mi esponeva regolarmente? 


Thomas e Christopher frequentano la stessa università a Berkeley. Thomas è il nerd, quello che sta sempre un po’ in disparte. Christopher, invece, è quello che gira sempre circondato da amici, che le ragazze guardano con interesse.
Tommy viene dal Texas e proviene da una famiglia che non lo ha mai appoggiato. Il padre, una volta fatto outing, lo ha praticamente disconosciuto. Per lui partire per l’università ha significato lasciare il passato alle spalle e iniziare una nuova vita nella quale essere libero di essere realmente sé stesso. Lui è intelligente, brillante, capace e carismatico. E sa cosa vuole davvero realizzare nella sua vita.
Christopher è californiano ed è il rampollo della famiglia Brooks, una ricca famiglia di impresari edili e conservatori. Chris è cresciuto nella bambagia. Vive in una villa regalatagli dal padre ed è circondato da tutti quegli agi che solo i soldi ti permettono di avere. Lui sa già la strada che deve prendere la sua vita: laurearsi in ingegneria, lavorare nell’impresa del padre, sposarsi con una ragazza un po’ sciocca che sopporti i suoi malumori e sfornare tanti mini-Chris che seguano fedelmente le sue orme.
Quanto possono essere più diversi di così i nostri due protagonisti? 


Era davvero una bella merda amare qualcuno e sapere che non lo si sarebbe mai potuto avere. 


Quando Chris si siede vicino a lui a lezione di analisi matematica, per Tommy è un sogno che si avvera. Mai avrebbe pensato di diventare amico di un ragazzo come Christopher. Eppure, a volte, basta davvero poco per diventare amici, per instaurare un rapporto di amicizia profonda. Ma cosa succede quando uno dei due si innamora dell’altro? Come riuscire a nascondere i propri sentimenti pur di stare vicino alla persona a cui si vuole bene? Quanta sofferenza si prova a sapere che quella persona di cui sei innamorato, non potrà mai essere tua? 


Ti amo di quell’amore che fa male al cuore, che piega le ginocchia, che blocca il respiro in gola. Ti amo dal giorno in cui ti sei presentato in quell’aula maledetta, con il tuo magnifico sorriso del cazzo stampato in faccia. 


Leggere questo libro mi ha fatto soffrire. Il pathos che ho percepito pagina dopo pagina è andato aumentando. E, come è cresciuta la tensione, è cresciuto il mio odio verso Chris. Voi non potete capire quanto avrei voluto prenderlo a testate, a male parole e urlargli addosso tutta la mia frustrazione. E più andavo avanti con la lettura e più mal sopportavo il suo comportamento egoista e arrogante e più avrei voluto consolare Tommy. Dirgli di allontanarsi da un ragazzo che non lo vuole come lui vorrebbe, dirgli di aprire gli occhi e non sopportare tutto il dolore che gli ha inflitto. Di non arrivare al punto di non ritorno prima di allontanarsi da lui, di lasciarlo andare. Quanto fa male decidere di lasciare andare la persona che si ama perché questo amore è troppo doloroso? Eppure quando un amore diventa lesivo, diventa morboso, diventa soffocante devi avere la forza di lasciarlo andare. Perché il dolore che proverai stando senza di lui, non è comunque minimamente paragonabile alla sofferenza che provi stando con lui.
E, dall’altra parte, quando il destino ti torna tutto il male che hai fatto patire agli altri, non puoi far altro che accettarlo, farlo tuo e trovare un modo per andare avanti. Trovare un modo per sopravvivere sapendo che, se avessi avuto al tuo fianco quella persona a cui hai fatto così male, tutto quel tormento, quel patimento, sarebbe stato sicuramente più sopportabile.


«Se te ne vai, non te lo perdonerò mai», mi minacciò. 
«Se non me ne vado, sarò io a non poter più perdonare me stesso».


Leggere Robin C. è stata una scoperta, una piacevolissima scoperta. Ho avuto lo stomaco annodato per giorni durante la lettura e, ancora oggi, a distanza di sicurezza, è ancora un po’ ingarbugliato. Ma nonostante la sofferenza che ho percepito parola dopo parola, ho apprezzato le seconde possibilità che la vita, a volte, ci offre. Perché, é vero, qualche volta si è costretti prendere strade diverse, che portano a luoghi lontani, a volte anche agli antipodi. Ma poi ti ritrovi a dover fare una serie di tornanti, di curve pericolose e sdrucciolevoli, a dover percorrere strade dissestate che ti portano fuori dalla strada maestra e che ti mettono davanti una serie infinita di incroci e quando a uno di questi ti ritrovi davanti la persona che hai dovuto lasciar andare per poter sanare le tue ferite, hai solo due possibilità: lasciarla andare per sempre o darle una seconda opportunità con la speranza che non ti spezzi di nuovo il cuore. Che, per una volta, lo custodisca con cura e amore. 


Escludendo il mondo esterno, ho imparato a sentire finalmente quello che ho dentro.

Elle

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