Ci sono libri che ti fanno sognare, altri che ti fanno riflettere, altri che ti fanno innamorare. Altri ancora ti entrano sotto pelle e non ti lasciano più. Alcuni, invece, sono un semplice svago. Ma si possono anche trovare libri con cui non entri in sintonia, che arrivata alla fine ti lasciano un po’ con l’amaro in bocca. Che non sono tra quelli che ricorderai con un sorriso negli occhi. Making the Rules a quale categoria apparterrà ?
“Sono due le cose che non dovremmo mai desiderare: quello che non possiamo avere e quello di cui potremmo pentirci.”
Sharon Allen è una giovane donna che sta cercando di fare chiarezza sulla scomparsa della sorella. Da anni non abita più a Seattle per vivere nascosta dove nessuno può trovarla. Ma ora la sua priorità è capire cosa è successo a Jillian e questo la obbliga a uscire allo scoperto. Fin dalla giovane età ha avuto una passione: hackerare computer, sistemi informatici e sistemi di sicurezza. Questo suo lato “al di sopra della legge” l’ha messa nei guai più di una volta e l’ha portata a nascondersi, a cambiare identità , a cambiare vita. Eppure in quello che fa è dannatamente brava.
Rules non gioca secondo le regole. Lui fa le regole.
Robert Rules è dannatamente ricco. Ha superato la trentina ed è a capo della società che
era di suo padre. Da quando l’ha presa in mano ha portato una ventata d’aria fresca e
capitali in abbondanza in una società che stava per affondare. Robert ha tutto ciò che
potrebbe volere ma, per arrivare in cima alla montagna, ha dovuto sgomitare, arrivare a
dei compromessi, soprattutto con se stesso.
In Robert convivono due facce della stessa medaglia: l’uomo e il mostro. Sharon ha visto
la sua parte “mostruosa”, ha scoperto i suoi segreti e, nonostante tutto non ha avuto
paura. Sharon, invece, pensa di essere brava a nascondersi, a non farsi trovare, ma non
sa che Robert l’ha già stanata, l’ha già trovata e, soprattutto, ha già capito quali sono i suoi
desideri più nascosti. E sa anche come fare ad esaudirli.
I desideri sepolti nella parte più oscura e nascosta di noi fanno paura; soprattutto quando qualcuno si offre di realizzarli.
Ultimamente mi capita di prendere in mano un libro e finirlo molto velocemente, solitamente perché mi prendono a tal punto da non riuscire a staccarmene. Anche con Making the Rules mi è successo. L’ho divorato non perché la storia mi abbia affascinata particolarmente, ma perché la lettura è davvero molto veloce. Mi è sembrata una storia molto corta e, invece, quando sono andata a guardare con più attenzione ho visto che si trattava di un libro di trecento e passa pagine.
La trama di questo libro si basa, fondamentalmente, sulla risoluzione di due misteri. Uno avvenuto quindici anni prima e uno che avviene ai giorni nostri che, sapientemente, l’autrice riesce a intrecciare. A questo, come terzo filone, si aggiunge la storia tra Sharon e Robert. Posso dire con assoluta certezza che la parte “poliziesca” della narrazione mi è piaciuta molto di più della parte rosa. Il fatto che fino alla fine si pensi ad una soluzione per poi vedersi cambiare le carte in tavola, mi ha lasciata a bocca aperta, piacevolmente sorpresa. La parte romance, invece, l’ho trovata sottotono. All’inizio pensavo che il libro fosse un erotico perché si parla delle preferenze di Robert, del suo modo di svagarsi, del suo modo di affrontare la sua vita sessuale. Ma questa parte non mi ha coinvolto, non mi ha lasciata stupita. Poi, con il procedere della lettura, alcuni suoi lati vengono smussati, si arrotondano e questo suo lato estremo rientra nella normalità . Fino alla fine ho fatto fatica a capire se il suo essere “mostruoso” riguardava il suo lato sessuale, il suo lato intransigente oppure entrambi. Quello che mi è spiaciuto maggiormente è stata la resa di Sharon. Pur di arrivare alla soluzione del suo enigma si è arresa subito, non ha lottato come mi sarei aspettata da lei, da una donna così forte. Avrei preferito che ci fosse più tensione tra lei e Robert, più attrito, più conflitto. E invece non l’ho trovato.
Making the Rules è il primo della Rules series composta da tre libri autoconclusivi. Il secondo, Breaking the Rules, è già sul mio Kindle, pronto per essere letto. Sono davvero indecisa se iniziarlo subito o se aspettare un momento più consono ma la curiosità di sapere come l’autrice ha deciso di intrecciare la storia di Jake e Jillian è davvero tanta. Riuscirò a resistere?


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